19 ottobre 2025, ore 19.30
Irene Russolillo
Orbita | Spellbound
Fatique
progetto, coreografia, scrittura vocale, costumi Irene Russolillo
creazione sonora, scrittura vocale Edoardo Sansonne/Kawabate
creazione, performance
danzatori Toma Aydinyan, Andrey Tikhonov
cantanti Zara Gevorgyan, Lusya Karapetyan
artiste tessili Hermine Melkonyan, Piruza Gevorgyan, Hermine Iskandaryan, Anahit Gasparyan, Karine Galoyan
sartoria Gohar Ghazaryan
coproduzione ORBITA|Spellbound centro di produzione nazionale della danza di Roma e Henrik Igityan NCA National Centre for Aesthetics di Yerevan
coordinatrice di produzione Nara Makaryan
costegno per le residenze creative Associazione Culturale Dello Scompiglio, TRAC teatri di residenza artistica, Network Crossing the sea
partnership High Fest International performing arts festival
col supporto di MiC Ministero della Cultura, Ministero della Cultura della Repubblica armena
Molte persone non europee, non occidentali e non ricche, non possono decidere se spostarsi, dove andare o ritornare a loro piacimento, come io posso fare. Non possono perseguire l'aspirazione al cambiamento, qualunque esso sia, come io invece ho il privilegio di poter fare. L'impossibilità di muoversi liberamente è una questione evidente e pressante. Anche se una performance non ha alcun potere e di fatto non fa nulla nei confronti delle politiche migratorie, con questo lavoro, celebriamo qualunque sforzo che precede o accompagna i movimenti delle persone.
Irene Russolillo
Fatigue è una performance corale, vocale e fisica, sull'atto di andare avanti, che evoca una scalata e una processione, in cui respiro e canto sono all'origine della coreografia. Un corpo fatto di più corpi affronta la fatica di un movimento fisico e spirituale, in cui possono emergere visioni e tracce di persone e luoghi perduti o lasciati. L’ascesa è di solito impiegata come metafora per il compimento di un obiettivo o persino per la conquista di nuovi territori, ma se non ci fosse alcuna cima da raggiungere e l'impresa avvenisse su una superficie infinitamente piana? Fatigue mette corpi e voci sotto sforzo, in uno spazio che è al tempo stesso di lotta e di sostegno reciproco, mentre creano un rifugio effimero, prima che il percorso continui, oltre lo sguardo.
Le esperienze di Irene Russolillo in Armenia, a partire dal 2019, hanno gettato le basi per la co-produzione internazionale Fatigue, il cui titolo evoca al contempo il concetto di lavoro e quello di stanchezza che deriva da ogni impresa. Durante i suoi soggiorni a Yerevan, ha realizzato delle residenze creative, presentato performance e condotto laboratori rivolti a gruppi eterogenei di studenti: giovani e adulti, professionisti e amatori, persone con e senza disabilità. Questi workshop, incentrati su danza e ricerca vocale, facevano parte delle attività professionali dell'Henrik Igityan NCA National Centre for Aesthetics. Attraverso questi viaggi, Russolillo si è gradualmente immersa nel tessuto culturale e sociale locale dell'Armenia, sviluppando un forte legame con la sua gente e le sue realtà politiche. Grazie alla crescente familiarità con questo contesto, ma rifiutando ogni approccio estrattivo o folklorico, la creazione di Fatigue ha trovato il suo terreno, favorendo l’emersione di quella che si può definire una “coreografia delle relazioni”, un ambiente fondato eticamente, in cui può emergere la modalità collaborativa che porta alla definizione dell’azione scenica.
Irene Russolillo è danzatrice, vocalist, performer e coreografa, con un approccio nomade e transdisciplinare alla scena. Realizza progetti solisti o in collaborazione con artistə visivi, della musica e della danza, in Italia e a livello internazionale. È artista associata di ORBITA|Spellbound centro nazionale di produzione della danza di Roma, città in cui ha base. Il suo ultimo lavoro è fàtico, produzione del 2024 che debutta a Roma, nell'ambito di Festival Equilibrio/Vertigine stagione di danza di ORBITA. Tra gli ultimi lavori, nel 2022 crea dov'è più profondo, che debutta al Festival T*Danse di Aosta e If there is no sun, creato con Luca Brinchi e Karima DueG, che debutta al Teatro India di Roma/Festival FuoriProgramma. A partire dal 2014, ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui Premio Equilibrio, Premio Masdanza, Premio Prospettiva Danza, CROSS Award. È stata artista associata di Oriente Occidente Dance festival, è stata artista selezionata dai network Crisol e Crossing the Sea, ha collaborato con GRIOT per la produzione Mirrors all’interno del programma Italia Culture Africa 2019. Come danzatrice, ha lavorato molti anni per Roberto Castello. Ha inoltre lavorato con Lisi Estaras della storica compagnia Les Ballets C de la B, il duo Abbondanza-Bertoni e molti altri coreografi in Italia e Europa. La sua formazione prevalentemente non accademica le ha consentito incontri determinanti per la sua carriera, con pedagoghə quali Gabriella Musacchio per la danza classica, Ivan Wolfe e il suo movement research, l’Ensemble di Micha Van Hoecke, con cui ha fatto le sue prime esperienze professionali; in seguito formatorə quali David Zambrano, Thomas Hauert, Julyen Hamilton, e molti altri. Il suo background comprende la laurea in Scienze Politiche, a Napoli e il diploma per l'insegnamento della danza contemporanea, a Parigi.
Edoardo Sansonne è cantante, produttore di musica elettronica e ricercatore/compositore per installazioni sonore, video arte, teatro e performance di danza contemporanea. Produce musica elettronica sotto lo pseudonimo di Kawabate, un progetto che genera e organizza sonorità atemporali attraverso processi di decostruzione e manipolazione del suono campionato e di fonti d’archivio. La sua prima pubblicazione avviene nel 2020 con il brano Epicentro in Mutants Mixtape Vol. 2 insieme ad Arca e altrə artistə provenienti da tutto il mondo. È co-fondatore di Migma Collective, gruppo di artistə creatore e promotore di cultura d’avanguardia del distretto dei laghi VCO (Italia). In Europa e negli Stati Uniti ha studiato canto con maestri come Elise Witt, Oskar Boldre, Rihannon, Anita Daulne (Zap Mama), Nico Note e canto armonico con Alash Ensemble e Agnese Banti. Ha collaborato con il musicista Alberto Ricca/Bienoise, la musicista e performer Karima 2G, la coreografa Irene Russolillo, la coreografa Elisa Sbaragli, gli artisti multimediali Luca Brinchi e Daniele Spanò, il regista Federico Gagliardi, l'artista multimediale Fabio Brusadin (Kokoshka Revival), Mauro Pace (Hyperstudio), il regista Simone Bozzelli e molti altri.