SPE E TENUTA DELLO SCOMPIGLIO   ORE 11.00 E ORE 19.30
29 SETTEMBRE 2018
Dante Antonelli / Gruppo W.O.W.
Works of Worship 
Terzo Atto - 4 Atti di Adorazione
progetto vincitore del bando della morte e del morire
residenza di creazione - esito
 
con  
Marta Olivieri, Angelo Petracca
Arianna Pozzoli, Luca Della Corte
direzione  Dante Antonelli
musiche  Pierluigi Orlando 
alla tromba  Mario Russo
ambiente scenico  Francesco Tasselli
aiuto regia  Edoardo Camilletti
aiuto drammaturgia  Euridilla Scarponi

photo: Edoardo Camilletti
La visione del vuoto e l'atto fatale: la tensione spirituale della performance è quella del giovane samurai idealizzato da Mishima. Apollineo e Dionisiaco muovono le onde di un mare solo geograficamente distante dal nostro e che affonda, invece, le sue correnti e riscopre i suoi stati di grazia nello stesso mare dove la nostra civiltà ha visto le sue origini. Il paese ideale di Mishima insegue la bellezza classica dei nostri antenati e, in qualche modo, la scena dei nostri giorni, i teatri e gli spazi dei nostri luoghi di vita e le persone che lo leggono oggi possono dargli nuova voce e nuova luce.
Quattro danzatori raccontano in scena, in una terra divenuta ormai solo cenere, storie di donne e uomini capaci di morire, costretti a morire, chiamati a morire. Dal rituale della morte, la sua celebrazione come momento d'estasi capace di suscitare nell'umano un senso di profonda adorazione, alla morte come scelta personale e segno della dignità umana, attraverso il confronto con la morte esemplare che il poeta giapponese scelse per sé, il terzo atto sviluppa una drammaturgia per la danza attorno al tema della morte nelle opere e nella vita di Yukio Mishima. 
A partire dal romanzo Confessioni di una maschera e dal suo sequel ideale Il sole e l'acciaio, il lavoro si basa anche sui saggi Mishima o la visione del vuoto, di Marguerite Yourcenar e Riflessioni sulla morte di Mishima, di Henry Miller.