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SPE - Spazio Performatico ed Espositivo
8 novembre 2014
ore 21.00

Augmented Instruments 
Solo Concert

Giorgio Battistelli 
Il libro celibe  per 1 performer

Lorenzo Pagliei
Ricercare II  per geecos  
prima assoluta

Giorgio Nottoli
Cometa  per gong e live electronics 
(augmented percussion instrument)  
prima assoluta

Michelangelo Lupone
Gran Cassa. Canto della materia  per Feed-Drum®

Antonio Caggiano 
percussionista, performer

Michelangelo Lupone, Giorgio Nottoli, Lorenzo Pagliei 
regia del suono


 

In “Augmented Instruments Solo Concert” si utilizzano strumenti, tradizionali e non, le cui possibilità espressive sono ampliate grazie ad un’attività musicale-scientifica che si avvale di tecnologie elettroniche, meccaniche ed elettroacustiche. I nuovi orizzonti espressivi degli strumenti aumentati sono di volta in volta indagati dall’interprete attraverso un’esecuzione puntuale nel caso delle composizioni di Nottoli e Lupone, tramite l’alternarsi tra rigore interpretativo e improvvisazione musicale nel brano di Pagliei, oppure utilizzando il linguaggio della pura improvvisazione, come avviene per l’opera di Battistelli. Come spiega Antonio Caggiano, “c’è una relazione antica fra l’evoluzione degli strumenti musicali e quella del linguaggio e della performance musicale. Ogni epoca ha avuto i suoi strumenti ‘aumentati’, si pensi alla medioevale Viella che si evolve nella rinascimentale Viola e successivamente nei moderni archi, oppure all’apparizione nel Settecento del pianoforte che viene salutato con entusiasmo da tutti i grandi compositori dell’epoca compreso Mozart, che aveva una grande passione per i nuovi strumenti come la Glass Harmonica e per gli strumenti meccanici. Questa tensione verso il ‘nuovo’ lega Mozart ai compositori presenti in questo concerto”.

“Cometa” per gong e live electronics (augmented percussion instrument) di Giorgio Nottoli, in prima assoluta, è una composizione divisa in tre cicli incentrati sulle caratteristiche morfologiche fondamentali dell'evento sonoro: la fase d'attacco, quella stazionaria e quella di decadimento, caratteristiche richiamate dalla stessa morfologia della cometa, composta da una testa, un corpo e una coda. Per realizzare tutti gli aspetti dell'idea musicale, al gong è stato associato un sistema di elaborazione che reagisce in tempo reale agli stimoli sonori prodotti dall'esecutore, aumentando così le possibilità dello strumento. Il suono prodotto dal gong va quindi ad eccitare e attivare un insieme di percussioni “virtuali”, contenute nello strumento digitale associato al gong stesso, e riprodotte da quattro fonti diverse dislocate nello spazio in cui si svolge l’esecuzione.

“Ricercare II” di Lorenzo Pagliei, in prima assoluta, è un’opera in cui vengono esplorate le possibilità musicali dei Geecos (Gesture Control Surfaces), superfici in legno di liuteria concepite per sintetizzare suoni attraverso un sistema sviluppato dal compositore presso l’Institut de Recherche et de Coordination Acoustique/Musique di Parigi (IRCAM). Costruite dal liutaio Ludovic Barrier, le superfici hanno forme, spessori e curvature pensate per ottenere una grande varietà timbrica, adattarsi al corpo del musicista e mostrarne i gesti al pubblico.  Il suono dei Geecos viene generato e modulato seguendo intimamente i gesti dell’interprete, come in uno strumento acustico, grazie a un’analisi raffinata dei suoni prodotta dalle mani dell’interprete sugli strumenti. In “Ricercare II” i Geecos, suonati in coppia, rappresentano le polarità con le quali da sempre si confronta la natura umana: yin e yang, maschile e femminile, luce e oscurità. L’opera coniuga così l’antica pratica improvvisativa del Ricercare, che esplora principalmente fra le note, e la moderna improvvisazione elettroacustica, che scandaglia dentro il suono. Si scoprono, così, prospettive impossibili da imbrigliare con la sola notazione e che ha senso indagare insieme al suono stesso.

“Il libro celibe” (movimenti di fogli sonori e non)è una performance di  Giorgio Battistelli del 1976  per un esecutore, ispirata alle macchine celibi di Marcel Duchamp: una partitura-libro fatta di carta, cartone, pelle, metallo e legno, nella quale l’aumentazione non avviene come per gli altri brani con l’ausilio dell’elettronica, ma grazie al pensiero e alla verve interpretativa dell’esecutore, al quale è affidato il compito di animare le pagine sonore che lo compongono.  Manipolando, strappando, appallottolando, sfregando, grattando con infinite modalità di tocco la partitura-racconto, “Il libro celibe” diviene lettura collettiva e insieme drammaturgia di suoni, evocata dalle mani in azione sulle pagine, che esaltano la specifica essenza di ciascuna, sino al gioco di prestigio finale nel quale la musica svanisce per tornare al tutto muto dell’opera in quanto tale.

“Grancassa. Canto della Materia” per Feed-Drum® e meta-elettronica di Michelangelo Lupone -  commissionata nel 2006 dallo Stato Francese in co-produzione con il Grame - Centre National de Crèation Musicale e CRM - Centro Ricerche Musicali per il festival “Musique en Scène” - è un’opera dedicata alla grancassa imperiale, strumento poco utilizzato per ruoli solistici, che viene strutturalmente ed elettronicamente modificata in modo da trasformare i suoni normalmente producibili dall’interprete. Il suono corto e percussivo, tipico degli strumenti a membrana, si trasforma progressivamente fino a diventare un suono lungo e modulato tipico degli strumenti a corda. 

 

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